Tomostethus nigritus ( Fabricius, 1804 ) (Hymenoptera Tenthredinidae) è un pericoloso defogliatore di Fraxinus excelsior L. e Fraxinus angustifolia Vahl ., ha danneggiato intere foreste pure e miste di frassino in Europa ed è nota la sua presenza anche nel verde ornamentale. In Italia nell’ultimo ventennio ha generato infestazioni sparse in tutta la nazione.
T. nigritus è una specie univoltina, gli adulti compaiono in primavera producendo voraci larve che in poche settimane si nutrono del fogliame dei frassini sino ad inizio estate, successivamente si interrano svernando come prepupe all’interno di un bozzolo. Una parte di esse si impuperà all’inizio della primavera successiva e darà origine a nuovi adulti mentre le rimanenti possono rimanere in diapausa.
La sperimentazione di lotta è stata svolta in una piantagione mista di latifoglie.
Si sono utilizzati due prodotti: l’Olio di Neem (biologico) ed il Diflubenzuron (IGR), un testimone è stato trattato con l’acqua.
Il Diflubenzuron si è rivelato efficace, mantenendo le chiome verdi, mentre l’Olio di Neem non ha dimostrato efficacia rispetto al testimone trattato con acqua.
L’allevamento dei campioni di suolo ha permesso di trovare individui di due specie di parassitoidi, Rhorus sp. appartenente alla famigliaIchneumonidae e un Braconidae. La loro azione sembra al momento insufficiente per garantire un controllo naturale delle infestazioni.
Il genere Tomostethus Konow 1886 rientra nella famiglia dei tentredinidi (Tenthredinidae), il più grande raggruppamento di imenotteri sinfiti (Ordine:Hymenoptera, sottordine: Symphyta) e in Europa vi sono tre specie:
L’aspetto di T. nigritus è descritto molto bene da Mrkva (1965).
Il corpo dell’adulto è completamente nero con ali membranose ricche di nervature e macrostigma del medesimo colore, le zampe possono colorarsi di bianco o giallo sfumato in prossimità dei tarsi.
Corpo dell’adulto di Tomostethus nigritus
Le larve sono verdi e voraci sin dai primi stadi.
Larve di Tomostethus nigritus
Esiste anche una varietà claripennis che talvolta viene considerata una specie sé stante. T. claripennis è molto simile a T. nigritus ma con ali più chiare. È presente a oggi solo in Romania, secondo il sito Fauna Europea Africa del Nord e Asia (Mkrva1965) secondo Pesarini (in verbis)T.nigritus claripennis non è presente in Italia.
La defogliazione è improvvisa e veloce, impressionando spesso chi per la prima volta osserva questo spiacevole evento.
Per comprendere al meglio come ciò possa succedere si introdurrà il ciclo biologicodi T.nigritus in relazione alle sue piante ospiti.
Tomostethus nigritus F. è un parassita defogliatore specifico del frassino maggiore (Fraxinus excelsior L.) e del frassino ossifillo (Fraxinus angustifolia) infestando piante di qualsiasi età e contesto ambientale (verde ornamentale, impianti artificiali arborei, foreste e boschi semi naturali puri e misti. Il ciclo biologico dell’insetto è sincronizzato in maniera ottimale con la fenologia delle specie ospiti.
Non gradisce le specie americane di frassino come Fraxinus americana L. e Fraxinus pennsylvanica di norma non defoglia l’orniello (Fraxinus ornus) o altre specie vegetali.
La pianta ospite danneggiata può reagire ricostituendo la chioma durante l’estate, tuttavia questo comporta un dispendio energetico che essa non prevedeva di utilizzare, risentendone: le riserve accumulate destinate al cambio cribro – vascolare sono utilizzate dalla pianta per produrre nuove foglie e ciò si traduce in un minore accrescimento volumetrico dell’albero. A oggi non è stata riscontrata mortalità per danni esclusivi da T. nigritus.
Gli adulti cominciano a sfarfallare dal suolo ad inizio primavera, solitamente alla fine di marzo e continuano fino alla prima metà di aprile. Secondo Mkrva (1965) l’epoca di comparsa dei maschi è normalmente anticipata di circa quattro giorni rispetto a quella delle femmine, che sono peraltro di dimensioni maggiori. A differenza di altre specie, i maschi di T. nigritus non sono rari.
Gli adulti da poco emersi dal suolo non presentano una spiccata attitudine al volo e di regola si muovono camminando sul terreno. Lentamente compiono voli orizzontali o discendenti, in media si spostano dal piano erbaceo a quello arboreo in pochi giorni. Si nutrono di nettare e polline dei fiori, non si esclude che l’antesi anticipata di F. excelsior e F. angustifolia rispetto alla fogliazione alimenti l’affinità di T. nigritusverso queste specie.
Il periodo di volo dura circa 3 settimane in questo intervallo di tempo avviene l’accoppiamento e la deposizione delle uova nei margini delle foglie appena germogliate. Solo occasionalmente le uova vengono deposte in foglie già ben aperte e sviluppate.
È incredibile notare come lo sfarfallamento degli adulti coincida quasi perfettamente con la germogliazione delle foglie. È un momento chiave per diffondere con successo la specie. Le foglie nate da germogliazioni precoci o tardive non vengono considerate dalle femmine per l’ovideposizione se non in casi eccezionali.
Le uova sono giallo verdine quasi trasparenti, hanno la forma di un piccolo corno e sono leggermente appuntite alle estremità. Si nutre fin da subito di tessuto parenchimatico formando dei buchi distribuiti irregolarmente nella lamina fogliare, che talvolta non esita a divorarla per intero in poco tempo, lasciando solo le nervature principali.
Possiede tre paia di zampe e sette paia di pseudozampe con corpo cilindrico e morfologia tipica di imenottero eruciforme. La larva di sesso maschile attraversa quattro stadi, le femmine cinque. Ciascuno stadio larvale è riconoscibile sulla base del colore e della dimensione della capsula cefalica dapprima trasparente, poi verde chiaro e infine verde giallino. Il corpo assume inizialmente una colorazione ialina, successivamente verde brillante dovuta al nutrimento fogliare. Raggiunta la maturità compaiono due striature bianche sul dorso e il verde diviene più scuro man mano che il suo ciclo larvale giunge al termine.
Si sono considerati diversi studi sugli antagonisti di T. nigritus svolti da Matoševic (Matoševic et al 2000 e 2003) e Mrkva (1965). Un possibile controllo naturale delle pullulazioni del tentredinide in questione è stato ipotizzato da Mrkva, suggerendo di non utilizzare fitofarmaci se il tasso di parassitismo delle proninfe di T. nigritus supera il 20 %. Evidentemente considera tale percentuale sufficiente affinché non avvengano gravi infestazioni. C’è da considerare che Mrkva aveva trovato nelle sue ricerche un tasso di parassitismo delle proninfe dell’84%. Differenti sembrano invece i risultati degli studi di Matoševic in quanto le popolazioni di T. nigritus in Croazia non sono state controllate in modo efficace pur in presenza di un tasso di parassitismo.
Purtroppo nella recente revisione del prontuario dei fitofarmaci sono stati cassati tutti gli IGR, compreso pertanto il Diflobenzuron. Il danno rilevato in letteratura è sostanzialmente metabolico e ornamentale ma sicuramente l’entomofobia determinata dalla pullulazione delle larve è alta.
All’inizio dell’infestazione l’unico prodotto che potrebbe essere utilizzato, salvo future regolamentazioni legate all’adozione del Piano di Azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari con Decreto 22 gennaio 2014 in attuazione dell’articolo 6 del decreto legislativo del 14 agosto 2012, n.150, al momento compatibile ai sensi legislativi rimane lambda-cyhalothrin (trademark Karate Sygenta).
Si tratta di un pireitroide attivo sugli insetti prevalentemente per contatto e secondariamente per ingestione. Si caratterizza per un rapido potere abbattente e una persistente capacità protettiva, possiede inoltre un effetto repellente ed evidenzia la propria attività anche ha piccole quantità di s.a.
È registrato anche per piante forestali floricole e ornamentali (prodotto Xn, N pertanto nocivo ed irritante), dose 140 ml/hl.
Tesi di Laurea in Tecnologie Forestali e Ambientali - Indagini sul defogliatore del frassino Tomostethus nigritus (Hymenoptera Tenthredinidae)
Relatore: Prof. Andrea Battisti Correlatori, Dott. Pierfilippo Cerretti Dott. Marco Vettorazzo; Laureando: Ettore Mitali (anno accademico 2011-2012)
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