Scheda tratta “Linee guida” del Progetto Green Design: la sostenibile leggerezza del verde. Un progetto di ricerca per il low cost e la sostenibilità nella progettazione, realizzazione e gestione del verde.
Si propone questo progetto come esemplificazione concreta di un concetto (il ‘jardin en mouvement’) e di un metodo che propongono di valorizzare nel parco – giardino la crescita e lo sviluppo spontaneo di alberi, arbusti ed erbacee.
Nei testi e nei filmati consultati i riferimenti concettuali dell’approccio proposto sono quelli del lavoro del giardiniere inteso come ‘sourveiller’ (sorvegliare), della ‘tolerance’ (tolleranza) rispetto alle morfologie che le specie vegetali assumono spontaneamente, dell’elemento vegetale che va preso e valorizzato ‘tel – quel’ (tale-quale). Questo approccio consente di andare alla scoperta di un ‘ordine’ diverso da quello solitamente previsto e progettato dall’architetto paesaggista o dal giardiniere: un nuovo ordine che è l’’ordre biologique’ (ordine biologico).
Il giardiniere opererà infine facendo ‘le plus possibile avec, le moins possibile contre’ (il più possibile con il meno possibile contro).
È un metodo che opera inoltre nel senso di dare spazio, nella scelta delle specie vegetali, alla selezione paradossale di specie umili,valorizzando le ‘herbes folles’ (le erbe matte) e le ‘malesherbes’ (le erbacce). Elementi forti del metodo proposto sono da un lato la capacità del giardiniere di ‘vedere’ con occhi nuovi il sito del parco – giardino, trasformandosi in un ‘progettista permanente’ che sa valorizzare gli elementi naturali esistenti attraverso un operare che è selezionare, favorendo ‘certe’ crescite spontanee.
Dall’altro vi è nell’operare una attitudine a ‘scolpire’ in ammassi le masse arboree, arbustive o erbose: l’attrezzo più rappresentato nei materiali video è il tosaerba, utilizzato nell’erba alta come un arnese da ars topiaria.
Il concetto di jardin en mouvement implica, inoltre, l’idea di un aspetto del giardino che evolve e si trasforma costantemente negli anni, adeguandosi alla disseminazione e al propagarsi delle presenze vegetali e adattando a questa propagazione la forma del giardino. Le scelte operative privilegiano, perciò, la valorizzazione di specie erbacee in grado di disseminarsi spontaneamente.
Non abbiamo dati quantitativi sul costo di manutenzione del Jardin de la Vallée. L’ipotesi è che l’applicazione di questo approccio a nuovi parchi e giardini potrebbe portare – attraverso determinate scelte di impianto e manutenzione – alla previsione di una gestione fortemente low cost.
Significativi sembrano essere i possibili risparmi in termini di sostenibilità ambientale: minore o nullo consumo di acqua, minore o nullo impiego di prodotti di origine chimica ecc.
Il metodo di Clément induce alla produzione di una forma di parco – giardino, che rimanda, con tutta evidenza, a tutta la tradizione del giardino non-formale, estremizzata entro un nuovo assunto di derivazione romantica modernamente nutrita di vitalismo esistenziale e di ecologismo.
Come questo metodo-forma possa convivere con l’eventuale volontà del committente di arrivare a risultati più ‘formali’ ce lo indicano forse gli interventi di Clément nell’architettonic’ Parc Andrè Citroen a Parigi.
Altre schede del progetto Green Design: