Il ruolo del conduttore del gruppo e il ruolo del leader nell’ortoterapia: analisi psicologica

Il gruppo può costituire una grande risorsa per l’individuo per analizzare, elaborare e gestire il proprio mondo emotivo e le proprie modalità relazionali, così come può trasformarsi in un elemento distruttore delle proprie ed altrui capacità.

Per questo è necessario che l’operatore ortoterapista abbia nozione delle dinamiche di gruppo e sia in grado di operare una buona e consapevole conduzione del gruppo a lui affidato. Questo non significa, naturalmente, confondere la conduzione di gruppo dell’operatore orto colturale con la conduzione di gruppi di analisi o terapeutici in genere, perché non è suo compito analizzare o mettere in discussione i partecipanti in profondità con interpretazioni psicoanalitiche, che non sono di sua competenza.

L’operatore orto terapista, tuttavia, in quanto conduttore del gruppo, deve saper gestire il rapporto tra dimensione emotiva e dimensione razionale, per poter portare il gruppo alla realizzazione di obiettivi realistici e condivisi.

Il conduttore, o capo razionale del gruppo, è persona diversa dal leader del gruppo, o capo emotivo del gruppo.

Il leader di un gruppo è quello ‘specifico membro del gruppo che, raccogliendo massicciamente su di sé il carico di emozioni e di sensazioni che caratterizza uno dei due assunti di base latenti, se ne fa il portabandiera, al punto di riuscire a trascinare, con la sua straripante passione, tutti gli altri con sé, nel nuovo ambiente emotivo. ‘ (F. Marcoli 1998).

Il leader, quindi, è colui che nel gruppo assume su di sé le forze emotive emergenti dal gruppo in quel momento.

Il conduttore, al contrario, è capace di tollerare le sue ansie personali, non se ne fa trascinare e non trascina il gruppo con sé, ma sa affrontare le ansie che sorgono nel gruppo a seguito dell’esame di realtà, di cui egli è portatore, e dal conseguente confronto con i limiti delle persone, della situazione etc.

Il conduttore ha cura di costruire il contenitore all’interno del quale il gruppo può fare emergere i propri contenuti emotivi.

Il contenitore è costituito dai tempi (delle attività, del percorso riabilitativo, etc.) dallo spazio (come punti di riferimento all’interno dei quali si svolgono le attività), dalle regole (che costituiscono rituali che danno sicurezza) e dai ruoli chiari e ben differenziati (del conduttore, dei partecipanti, di eventuali operatori esterni, come un consulente agronomo o un supervisore).

Un contenitore ben regolato da un conduttore competente è in grado di  ’tenere’ di fronte alle inevitabili sfide mosse dai partecipanti ai limiti posti dalla realtà e, accogliendo anche i contenuti sgraditi, sapendoli riconoscere ed elaborare con l’aiuto del conduttore, permette al gruppo di confrontarsi con il principio di realtà (posto dai limiti) e quindi di crescere.

È, quindi, fondamentale il rapporto che il conduttore ha con il limite: la definizione della durata di una riunione, i termini di consegna di un prodotto, sono esempi di limiti che il conduttore dovrà saper rispettare, se vuole condurre il proprio gruppo a misurarsi con il limite.

Da quanto esposto possiamo concludere dicendo che l’operatore in ortoterapia, in quanto conduttore del gruppo di utenti che gli viene affidato da diverse istituzioni invianti, deve possedere sia un sufficiente grado di conoscenze tecniche relative al campo agrario, al fine di poter guidare il gruppo di lavoro senza improvvisazioni, ma valutando tempi tecnici di produzione e organizzazione spazio-temporale delle operazioni colturali, sia competenze relazionali e di conduzione di gruppo, al fine di condurre il gruppo al raggiungimento degli obiettivi che realisticamente sono stati posti, sapendo affrontare e superare le inevitabili dinamiche emotive che si muovono nel gruppo.