Articolo del 25/09/2015 17:05:00 di Tanucci Laura

Venute da lontano

Piante esotiche e particolari

Categoria: Giardinaggio

Sempre più spinti dalla ricerca di piante esotiche e particolari che arricchiscano i nostri giardini, spesso ignoriamo che molte di queste provengano già da luoghi lontani. In particolare vi sono specie che appartengono a zone della terra, molto distanti fra loro, accomunate dal clima mediterraneo, e per questo diffuse e apprezzate tra i professionisti e non anche qui in Italia.

Rientrano in questa categoria le piante originarie dell’Australia e della Nuova Zelanda, ormai introdotte nelle coltivazioni italiane (soprattutto in Liguria e Toscana) e nei nostri vivai come piante mediterranee. Apprezzate per le fioriture prolungate e spettacolari per forma e colore, le piante australiane e quelle neozelandesi sono caratterizzate da un fogliame dalle forme variegate, prevalentemente verde-grigiastro dalla consistenza coriacea. Perlopiù rustiche e poco esigenti, prediligono luoghi bel soleggiati, con estati caldi e inverni miti, terreni ben drenati sabbiosi o sassosi.

Capaci di sopportare senza problemi la siccità e in alcuni casi anche brevi gelate o temperature un po’ rigide, non è insolito vederle sia lungo le nostre coste che in alcune zone del centro-nord Italia. Apprezzate da giardinieri, progettisti e appassionati, trovano grande riscontro anche tra i fioristi per le fioriture originali e le fronde verdi utilizzate nelle composizioni.

Vecchie e nuove conoscenze dall’Australia

Tra gli alberi, gli arbusti e le perenni, originari del continente australiano, diffusi e ormai naturalizzate nei nostri giardini, i casi più eclatanti sono la pioniera Acacia dealbata, conosciuta come mimosa, amata da sempre per la sua copiosa fioritura e l’Eucalyptus spp., apprezzato per il fogliame e per le sue proprietà medicinali. Nel corso degli anni molti vivai, aiutati dalle università e da centri specializzati, hanno contribuito ad ampliare la gamma di piante australiane disponibili per i giardini italiani, tra cui molte specie appartenenti alla famiglia delle Proteaceae.

Genere che conta alcune centinaia di specie,  diffuse anche in Asia e Africa, da noi annovera piante molto decorative come: Banksia spp., alberi e arbusti sempreverdi caratterizzati da un fogliame coriaceo e da un’infiorescenza costituita da grandi e appariscenti spighe dal colore gialle, arancio o rosse; Telopeaspp., piccoli e medi arbusti sempreverdi, con grandi fiori simili a carciofi, di colore rosso vivo; Protea spp., sempreverde caratterizzata da grandi fioriture persistenti costituite da bratee dai colori diversi. Vi sono poi arbusti sempreverdi rustici, usati anche per le siepi, come la Grevillea spp., dalle foglie piccole e filiformi e dai fiori senza petali raccolti in densi racemi dai colori diversi, e il Callistemon spp., famoso per la curiosa infiorescenza di colore rosso, che ricorda un grosso scovolino.

banksia
Banksia integrifolia

Altri arbusti australiani, amati per il fogliame delicato e la fioritura copiosa data dai piccoli fiori dai colori accesi, sono il Chamelancium spp., noto ai fioristi anche come Wax flower, e il Leptospermum spp.; vi sono poi la Westringia spp., un grosso arbusto tondeggiante (che ricorda il nostro rosmarino) dalle foglie grigiastre leggermente pubescenti e i fiori lilla o bianchi e il Metrosideros spp., dai generi molto diversificati e diffusi anche in Nuova Zelanda, caratterizzato da una fioritura a grappolo abbondante color rosso vivo e da foglie spesso cuoiose grigio-argentee.

Tra le specie perenni o decidue di nuova introduzione, ricordiamo: la Brachyscome spp., dall’abbondante fioritura di margherite colorate; la Bracteanthaspp., dai fiori famosi per la consistenza cartacea delle bratee; la Boronia, dai piccoli fiori campanulati e infine l’Anigozanthos, o meglio conosciuto comezampe di canguro per i fiori caratteristici.

anazigotus
Anigozanthos bicolor

E per concludere ricordiamo anche due rampicanti australiane, il Clianthus formosus, dalle fogli pennate grigiastre, coperte da peluria e i fiori scarlatti disposti in mazzi di 6-8 su steli corti e la Pandorea jasminoides dai bellissimi fiori tubolari nelle varie sfumature del rosa.

Perle dalla Nuova Zelanda

Le piante neozelandesi presentano diverse analogie con quelle australiane condividendo anche numerose famiglie e generi, e per questo molte specie sono già presenti in Italia.

Infatti alcune fanno già parte delle piante ornamentali di uso comune nei nostri parchi e giardini, come Hebe, Pittosporum, Gaultheria, Solanum.

Hebe
Hebe topiaria

Sono le specie arboree però ad attirare in particolare l’attenzione per la fioritura abbondante e spettacolare per forma, colore e densità fra cui:Metrosideros excelsa e la Corymbia spp..

Altre specie interessanti per portamento e fogliame decorativo, sono Cordyline australis, pianta rustica molto diffusa da noi, Pseudopanax ferox dalle foglie scure simili a lance, e Sophora spp. dalla trama fogliare molto originale.

Vi sono poi conifere ornamentali conosciute da tempo ma introdotte da poco, come Agathis australis, nota come “Kauri” in lingua maori e appartenente alla famiglia delle Araucariacee, Phyllocladus  spp. e Podocarpus spp. molto apprezzate anche come specie bonsai e Libocedrus spp..

Ma negli ultimi tempi sono le felci neozelandesi a monopolizzare l’attenzione degli appassionati, basta girare per le fiere dl settore per notare l’interesse generato.

Contrariamente alle specie da clima tropicale diffuse nel mondo, la Nuova Zelanda ospita un insolito numero di felci adatte ai climi temperati. Dalle forme molto variegate, troviamo specie dal fogliame tipico e specie particolari come le famose felci arboree Dicksonia spp. e Cyathea spp. Anche le numerose specie graminacee appartenenti alle famiglie delle StipeaePoeaeAgrostideae ecc. stanno riscuotendo grande successo in Italia ma anche nel resto d’Europa.

Diksonia
Dicksonia antartica

Infine tra gli arbusti sempreverdi di nuova introduzione, ricordiamo: Coprosma spp. dal fogliame decorativo resistente alla salsedine e Corokia spp., dalla fioritura profumata e dal fogliame di piccola taglia che in autunno diventa arancione.

In una realtà globalizzata come la nostra, non sorprende il crescente interesse verso specie alloctone, soprattutto in casi di condizioni climatiche molto simili, ma è opportuno però ricordare che ogni scelta va valutata con criterio per evitare squilibri con la flora autoctona e l’eventuale ingresso di nuovi parassiti o malattie.

Bibliografia:

1.Serra G. e Carrai C., 2006, Piante ornamentali australiane a clima mediterraneo. Arsia, Firenze (nell’ambito del Programma finanziato da Regione Toscana e MiPAF).
2. Slater A.T., 2002, Piante native australiane poco conosciute adatte ai climi mediterranei. Flortecnica 4/2003: 26-28.

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