Articolo del 24/09/2015 11:11:42 di Margheriti Elisabetta

Syringa: profumo di primavera

Syringa vulgaris ‘Charles Joli’

Categoria: Giardinaggio

Secondo la tradizione, i fiori del lillà sono molto amati dalle fate: un tempo si usava infatti piantarlo vicino alle case per attirarle e tenere invece lontani gli spiriti maligni. La sua fioritura, del resto, è incantevole e intensamente profumata: i piccoli fiori cerosi, nelle varie sfumature di bianco, lilla, rosa, viola semplici o doppi a seconda della varietà, riunite in ricche pannocchie, sbocciano in primavera (da aprile a giugno, a seconda del clima).

Originario dell’ Asia, Europa, questo arbusto a foglia caduca, detto anche serenella, èoggi considerato una pianta mediterranea a tutti gli effetti, vista ormai la sua presenza nei giardini,  ma anche inselvatichito su vecchi ruderi tra rocce e mura,  in tutto il bacino del Mediterraneo. In Europa è arrivato nel 1562, quando venne introdotto a Vienna dalla Turchia.

Il suo nome scientifico del genere, Syringa è di origine greca: syrinx significa tubo, in riferimento alla forma delle corolle. Appartenente alla famiglia delle Oleaceae, il lillà è un arbusto di notevoli dimensioni a più tronchi o un piccolo albero deciduo, a portamento eretto e crescita media, e foglie cuoriformi. Il suo maggior pregio è però la fioritura, anche se dura solo una decina di giorni, piogge permettendo.

La maggior parte della specie richiede un lungo periodo di freddo invernale per fiorire, inverni miti possono determinare il fallimento della fioritura dell’anno seguente.
Syringa vulgaris
 è la più comune e quella dalla quale è stato ottenuto il maggior numero di ibridi e varietà, a cominciare dai primi del ‘900, periodo della sua maggior fortuna: in particolare, venne tanto coltivato e ibridato dai vivaisti francesi (tra cui sopratutto i famosi coniugi Lemoine), che rifornivano i fioristi di tutta Europa, da diventare il simbolo stesso della primavera parigina.

 Syringa vulgaris ‘Sensation’
Syringa vulgaris ‘Sensation’

In seguito, la ricerca di nuove cultivar si spostò dalla Francia al Canada, vista la resistenza di questa pianta alle basse temperature. Si spiega così la celebre canzone dei nostri nonni: “Aveva una casetta piccolina in Canadà con vasche, pesciolini e tanti fiori di lillà…”. A quei tempi, non c’era davvero giardino, grande o piccolo che fosse, senza questo arbusto.

Il lillà è oggi considerata una pianta vintage, non utilizzata come una volta, ma che invece dovrebbe riprendere il posto d’onore che le spetta, viste le basse esigenze idriche (in piena terra), la resistenza alle basse temperature e al caldo estivo, l’adattabilità e la facilità di coltivazione, in qualsiasi clima, anche di montagna. Si adatta infatti a qualsiasi tipo di terreno, anche pesante, altro gran vantaggio, pur preferendolo ben drenato e a pH intorno alla neutralità, al  pieno sole (preferibile nei climi freschi e temperati) come all’ombra (opportuna nei climi caldi, dove l’insolazione potrebbe essere eccessiva).

Inoltre, non ha bisogno di una vera e propria potatura: basta rimuovere le infiorescenze  e, nello stesso periodo, se necessario, diradare i rami troppo fitti, eliminare  i succhioni, i germogli deboli e i rami morti o danneggiati, tagliandoli dalla base.

Ma fare attenzione: poiché la fioritura avviene sui rami dell’anno precedente, una potatura drastica causa la mancata fioritura dell’anno successivo. Durante il periodo estivo è inoltre utile spuntare i germogli eccessivamente lunghi.

Lo si può moltiplicare per talea erbacea nei mesi di maggio-giugno e talea legnosa in piena estate.

Cresce bene sia in vaso, sia in piena terra, nel qual caso la messa a dimora è consigliata in ottobre, quando le temperature sono ancora miti e la pianta ha il tempo di sviluppare le nuove radici prima della primavera.

In giardino può essere utilizzato per formare siepi o come esemplare singolo isolato.

Syringa vulgaris ‘Katherine Havemeyer’
Syringa vulgaris ‘Katherine Havemeyer’

Poiché sono piante molto robuste, resistono bene all’inquinamento atmosferico, sono quindi adatte per abbellire strade e zone a costruzione industriale.

Infine, un ultimo consiglio: per decorare le nostre case, i rami recisi vanno raccolti quando i fiori sono aperti.

Alcune delle la varietà coltivate:

Syringa meyeri ‘Palibin’

Syringa vulgaris ‘ Andenken an Ludwig Späth’

Syringa vulgaris ‘Angel White’

Syringa vulgaris ‘ Charles Joly’

Syringa vulgaris ‘Katherine Havemeyer’

Syringa vulgaris ‘Madame Lemoine’

Syringa vulgaris ‘Sensation’

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