Articolo del 29/09/2015 20:08:49 di Tanucci Laura

Misteriose succulente

Categoria: Giardinaggio

Venute da paesi lontani, trattate come meraviglie che arricchirono collezioni, giardini e orti botanici, le piante succulente continuano ad appassionare un pubblico sempre più vasto, tanto da rientrare a piena regola nella progettazione del verde pubblico e privato. Le succulente, impropriamente piante grasse, appartengono a un raggruppamento di vegetali piuttosto eterogeneo, distribuito in tutti i continenti e in climi diversi.

Peculiarità

Il nome fa riferimento ai particolari tessuti succulenti, i parenchimi acquiferi, attraverso cui immagazzinano grandi quantità d’acqua per superare i lunghi periodi di siccità.

Questi tessuti sono presenti in uno o più organi della pianta, in funzione degli ambienti in cui crescono. Alcune specie trattengono l’acqua nelle foglie succulente e sono piatte, cilindriche, sferiche, a rosette o forme modificate. Altre presentano un fusto succulento, con foglie ridotte o trasformate in spine, come le famose Cactaceae. I fusti succulenti verdi, per la fotosintesi, hanno forme colonnari, globose, cauduciformi o pachicaule. Infine le specie con radici succulente, tuberose o fibrose, si espandono in larghezza negli strati superficiali del terreno. Le succulente presentano anche altri adattamenti per ridurre al minimo le perdite di umidità, trattenere più acqua, difendersi dalle radiazioni solari e dai predatori:

  • foglie coriacee e lucenti, ricoperte da uno strato ceroso o dalla peluria
  • una riduzione del numero e della dimensione degli stomi
  • un particolare tipo di fotosintesi detto Metabolismo Acido delle Crassulaceae (CAM)
  • sostanze sgradevoli, caustiche o tossiche (es. lattice, Euphorbiaceae)
  • spine, aculei, setole
  • mimetismo

Le fioriture, bellissime per colore, dimensione, abbondanza e profumo, sono di breve durata. Le forme di propagazione sono da seme o per via vegetativa (mediante polloni basali, divisione dei cespi, bulbilli, talee, innesti o emettendo radici anche da frammenti di foglie o fusti spezzati).

Coltivazione e Famiglie

Le piante succulente sono caratterizzate da famiglie che spesso presentano caratteristiche talmente differenti tra loro da creare ancora oggi difficoltà e confusione nella classificazione botanica.

Sedum

Sedum sp

Alcune di queste, con i generi più noti, utilizzate nei giardini sono: Agavaceae (Agave, Dracena, Yucca), Aizoaceae (Delosperma, Lithops); Apocynaceae (Adenium, Pachypodium),Asclepiadaceae (Hoya, Stapelia), Cactaceae, spesso ed erroneamente confuse con le piante succulente di cui in realtà sono una famiglia (Cereus, Echinocactus, Opuntia), Compositae (Senecio),Crassulaceae (Aeonium, Crassula, Echeveria, Kalanchoe, Sedum, Sempervivum), Euphorbiaceae (Euphorbia), Geraniaceae (Pelargonium),Liliaceae (Aloe), Portulacaceae (Portulaca).

Le succulente sono poco esigenti per quanto riguarda la fertilità del suolo, ma necessitano di un substrato particolarmente poroso e ben drenato, composto da terriccio, sabbia non calcarea ed elementi grossolani, in percentuali diverse in base alle esigenze delle singole specie.
Anche le piante succulente sono colpite da parassiti animali (cocciniglie, ragnetti rossi, lumache, nematodi), da malattie fungine (muffa grigia, marciumi, seccumi) e da squilibri fisiologici come bruciature, eziolamento, carenze, ingiallimenti e deperimenti.
Molte succulente, a rischio estinzione, sono protette dalla CITES che ne controlla il commercio e la conservazione.
Oltre ai molteplici usi tra cui medicina, cosmesi, alimentazione e liquoreria, le succulenti stanno finalmente prendendo piede anche nella realizzazione di giardini e aree verdi non solo per qualità estetiche ma soprattutto per la rusticità e i consumi idrici ridotti. Già utilizzate nei giardini rocciosi e nelle grandi aiuole mescolate a perenni e arbusti, danno il meglio di sè nel nuovo settore del verde pensile, soprattutto con i generi Sedum e Sempervivum,capaci di vivere in spessori di 8-10 cm (disponibili in commercio anche in forma di stuoie precoltivate) in consociazione anche con altre piante. In tempi di risparmio idrico, condizioni ambientali incerte, basse manutenzioni, finanziamenti ridotti l’uso delle piante succulenti, potrà sicuramente ottimizzare soluzioni progettuali e manutentive donando bellezza e naturalità ad aree verdi ormai sempre più in difficoltà.

Bibliografia

1)      Sajeva M. e Costanzo M., 2001, Enciclopedia delle succulente. Zanichelli Editore, Bologna.
2)      Innes C. e Glass C., 1999, Enciclopedia delle cactacee. Zanichelli Editore, Bologna.
3)      Farrè Arana C., 2002, Il grande libro dei cactus e delle piante grasse. De vecchi Editore, Milano.
4)      Jeìek Z. e Kunte L., 2006, Enciclopedia delle piante grasse. Edizione White Star, Vercelli.
5)      Della Beffa M. T., 2000, Piante grasse. Istituto Geografico De Agostini, Novara.
6)      Pizzetti M.,1985, Le cactacee. Arnoldo Mondadori Editore, Milano.
7)      Philip P., 1980, Le piante grasse. Arnoldo Mondadori Editore, Milano
8)      Quarella G., 2004, Piante grasse per tutti. Edizioni Calderini, Bologna.
9)      The Royal Horticultural Society, 1997, Rock plants. Dorling Kindersley Handbooks, London.

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