Articolo del 24/09/2015 11:11:03 di Margheriti Elisabetta

Melograno dai chicchi rubino…

Pianta per fini alimentari, terapeutici e ornamentali

Categoria: Giardinaggio

Il melograno (Punica granatum -Famiglia: Punicaceae) è originario dell’Afghanistan e  della Persia da dove si è poi diffuso nel sud est asiatico e in tutta l’area mediterranea naturalizzandosi come pianta per fini alimentari, terapeutici ma anche ornamentali insieme all’olivo, fico, vite e la palma da dattero.

I suoi usi tradizionali hanno radici molto antiche. Per gli Egiziani era simbolo di concordia e amicizia. Nell’antica Grecia era considerato sacro a molte dee, in particolare ad Afrodite che secondo la leggenda lo avrebbe piantato per la prima volta a Cipro, isola a lei dedicata. Ippocrate ne descrive le proprietà e lo considera un vero rimedio medicamentoso.  I suoi frutti, che maturano in autunno,  simboleggiano  fertilità e ricchezza presso molti popoli, per il notevole numero di semi rossi presenti all’interno e per la forma tondeggiante; per questo motivo nell’antica Roma si usava piantarlo accanto alla casa dei nuovi sposi e le spose intrecciavano tra i capelli rami di melograno nel giorno delle nozze.
Citato nella Bibbia, nel Medioevo il frutto era simbolo della Chiesa capace di proteggere e contenere insieme tutti i fedeli.
In Turchia si usa scagliare per terra un frutto e il numero dei semi che fuoriescono indicano quanti figli nasceranno, mentre in Cina la tradizione vuole che gli sposi consumino il frutto di melograno la prima notte di nozze come buon auspicio della loro vita coniugale.

Punica granatum 3

Punica granatum è un grande arbusto o un piccolo albero, negli esemplari secolari arriva a 4/5 metri d’altezza e di larghezza, con tipicotronco contorto e fessurato dal colore grigio brunastro tendente al rosso.
Le foglie piccole e allungate (6/8 cm) lisce, cadono in autunno virando dal verde brillante del periodo primaverile / estivo al giallo dorato.
La fioritura scalare aumenta il fascino ornamentale, iniziando in  primavera per finire all’inizio dell’estate. I fiori sono ermafroditi e si trovano alle estremità dei germogli, sono a forma tubulare, rosso arancio e carnosi, la corolla è formata da 5/7 petali precocemente caduchi.

Punica granatum (14)-1

Il frutto è una bacca chiamata balaustra, ha una buccia coriacea, dura e tondeggiante, inizialmente di color verde per poi a maturazione assumere le tipiche sfumature del rosso intenso, spesso tende a spaccarsi rendendo facile il rifornimento di cibo agli uccelli. Le dimensioni variano in base alle diverse cultivar e dalle condizioni ambientali. I semi che si trovano all’interno sono succosi, rossi, la forma prismatica e la polpa traslucida li rendono brillanti come rubini.

Ama le posizioni soleggiate e preferisce suoli profondi per il suo apparato radicale fittonante, ma cresce ovunque anche nei suoli calcarei e leggermente salini purché privi di ristagni idrici. Resiste bene alle basse temperature invernali e all’intenso caldo estivo.

Va potato preferibilmente all’inizio della primavera prima che sboccino i fiori, può essere utile tagliare qualche ramo al centro dell’arbusto per dare aria e luce.
Si moltiplica prevalentemente per talea semi-legnosa durante l’estate ma anche attraverso i semi raccolti durante il periodo autunnale che vanno conservati in luogo fresco per poi essere seminati in primavera.

Deliziose sono la varietà Punica granatum ‘Nana’, Punica granatum ‘Nana Racemosa’ e ‘Nana Gracilissima’ adatte ai piccoli spazi come terrazze o piccoli giardini. Hanno fiori e frutti in miniatura di grande effetto ornamentale, però sono più sensibili alle basse temperature per questo vanno riparate bene durante i mesi invernali.

Punica granatum 'Nana'

Punica granatum ‘Nana’

Suggestive le varietà da fiore come Punica granatum ‘Legralleae’ con i fiori salmone screziati di bianco contrastano  con il verde scuro degli esemplari coltivati a ceppaia.

Punica_granatum-'Legrelleae'

Punica grantum ‘Legralleae’

In giardino si possono utilizzare come individui singoli in particolar modo gli esemplari mentre le piante a cespuglio come grandi siepi.
Durante tutto l’anno non perde mai il notevole valore ornamentale, grazie alla verde vegetazione e eccentrica fioritura in primavera, ai frutti autunnali che si mescolano all’oro delle foglie ormai prossime a cadere, mentre il periodo invernale mette a nudo la bellezza dei tronchi e dei rami con sopra i superstiti frutti ormai secchi o mangiati dagli uccelli.

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