Articolo del 30/09/2015 20:08:08 di Vanzo Alberto

La carta vincente per un verde urbano di qualità: una corretta manutenzione

Partiamo dalla lettura della realtà

Categoria: Giardinaggio

Partiamo dalla lettura della realtà

Sulla progettazione del verde ornamentale sono stati scritti fior di libri e di articoli, che riflettono tendenze, filosofie, criteri, gusti, interpretazioni sul come impostare un giardino, un parco, un’aiuola, un filare, una siepe e quant’altro possa allietare l’esistenza dell’uomo a suon di  natura. Ciò che segue la progettazione e la realizzazione è la successiva manutenzione, che dura nel tempo, considerata in genere come un’incombenza ripetitiva, monotona, priva di stimoli, roba di bassa manovalanza. Infatti, dire che si è progettisti, comporta  una certa considerazione, consente spesso di darsi un tono, mentre dire “sono un manutentore” non suona bene, perché sa di mero esecutore materiale di operazioni banali. Basti pensare alla scarsa considerazione che nutre la figura del giardiniere, dimenticando che esistono anche Scuole qualificate che preparano alla specifica professione del giardiniere, a cui sono richieste passione e umiltà, per imparare ogni giorno qualcosa da Madre Natura.

L’Importanza della manutenzione

La manutenzione effettuata bene, in modo razionale e corretto, rappresenta la ‘sfida della continuità’, valorizza quanto precedentemente realizzato, correggendo anche eventuali errori progettuali, assicura un verde bello, piacevole e sicuro per chi ne fruisce.

È un concetto limpido e ineccepibile a livello teorico, ma non è un concetto facile da far passare, soprattutto nelle Amministrazioni pubbliche e in  particolare in periodi finanziariamente critici, come gli attuali, in cui la parola d’ordine è: tagliare le spese. Quando si tratta di verde, bisogna sempre ricordare ai decisori politici nonché dirigenziali che alberi, arbusti, tappezzanti, fiori e prato non sono materiali inerti che, al limite, possono ancora aspettare, ma esseri viventi a pieno titolo, e come tali, soggetti a tutta una serie di leggi ed equilibri stabiliti dalla natura, sui quali non si discute, pena il rapido degrado del verde stesso.

Quali criteri adottare?

C’è una stretta relazione fra il livello di importanza e di pregio delle aree verdi da gestire e le modalità e i tempi della manutenzione. È necessaria una mappatura della città, per suddividere le varie aree verdi in base al livello di importanza e di immagine che devono fornire. Le aiuole di rappresentanza devono essere sempre al massimo del loro splendore, il che comporta notevoli oneri. Man mano che ci si allontana  del centro cittadino, il verde tende ad assumere un carattere più estensivo, si avvicina di più alla naturalità del territorio extraurbano, non è richiesto il tappeto erboso all’inglese, ma si apprezza di più un bel prato naturalmente fiorito, prevale il concetto della manutenzione differenziata, recepito ormai da tempo, che favorisce lo sviluppo della biodiversità: maggior vegetazione presente, rappresentata da un notevole numero di specie vegetali, significa maggior presenza anche di specie animali, soprattutto insetti, uccelli e piccoli mammiferi, il che si traduce in una maggior ricchezza dell’ecosistema.

Un altro criterio manutentivo importante è la programmazione delle potature degli alberi, specialmente quelli ubicati su alberate stradali: il traffico veicolare, il passaggio di pedoni, la vicinanza agli edifici, la presenza di impianti semaforici, di pensiline per la sosta, ecc. richiedono una costante attenzione per scongiurare ogni possibile pericolo per la pubblica incolumità. Tutti questi elementi impongono ai tecnici del verde l’acquisizione di una grande capacità di osservazione e di organizzazione di un efficace sistema manutentivo. Si tenga sempre presente che la città è un ecosistema molto complesso e articolato, riempito fino all’orlo di impianti, reti, sopra e sottoservizi di ogni tipo, onde garantire l’energia necessaria, nelle sue varie forme, alle molteplici attività umane.

La capacità dei tecnici comunali dei vari comparti di saper comunicare, sapersi comprendere e coordinare è fondamentale per garantire un buon livello manutentivo e un’ efficace capacità di intervento su tutti i fronti, verde compreso.

Bilanci e Appalti

Va detto subito che la logica degli appalti al massimo ribasso è nefasta, se si è attenti alla qualità del lavoro. Il livello manutentivo è il metro su cui il cittadino può misurare l’efficienza / efficacia della pubblica amministrazione. Con ribassi inaccettabili, non c’è solo da fare i conti con una scarsa qualità sia degli interventi che dei materiali, ma con tutta una serie di altri problemi non certo trascurabili, quali la sicurezza sul lavoro per gli addetti delle ditte appaltatrici (la sicurezza è un costo, oltre che un obbligo di legge), il rischio di veder  crescere il lavoro nero, un generale decadimento della professionalità, della capacità di saper fare bene il proprio mestiere.

Per una manutenzione più economica e razionale

È necessario studiare e mettere a punto dei validi Capitolati speciali d’appalto e delle Prescrizioni tecniche, nonché Elenchi prezzi congrui, che costituiscano una guida precisa per le ditte che eseguiranno i vari interventi.

Per la manutenzione dei grandi parchi, a carattere estensivo, significativa è l’esperienza del Settore Gestione Verde del Comune di Torino, che ha introdotto nei grandi parchi cittadini il sistema del Full Service nell’ambito del nuovo appalto di manutenzione ordinaria integrata del verde pubblico cittadino. Vi sono alcune interessanti novità rispetto ai normali appalti di manutenzione del verde; l’esperienza acquisita negli ultimi anni consente un bilancio positivo delle scelte effettuate.

Programmazione degli sfalci erba: per garantire un costante decoro delle aree verdi, sono stati stabiliti dei codici di intervento e cronoprogrammi precisi, in base alle diverse tipologie di aree verdi.

Interventi di pulizia, comprendenti la completa pulizia del parco, con incremento prima e dopo le giornate festive nella bella stagione (o successivamente alle varie manifestazioni), pulizia dei servizi igienici, monitoraggio periodico delle are gioco.

Sorveglianza del parco e raccolta informazioni: è stata istituita la figura del Tutor, uno o più dipendenti qualificati e affidabili della ditta, che è sempre presente nel parco, compresi i giorni festivi, per tenere tutto sotto controllo, segnalare tempestivamente alla direzione lavori eventuali problemi, necessità, guasti, ecc. raccogliere indicazioni, segnalazioni, lamentele dei cittadini che frequentano il parco, per i quali il Tutor è un punto di riferimento.

Interventi migliorativi proposti dalle imprese: già in fase di gara d’appalto, ogni impresa partecipante alla gara era tenuta a definire una propria proposta di interventi migliorativi, a costi zero per la città, oggetto di valutazione e di punteggio, prima dell’assegnazione definitiva dell’appalto.

Interessante la gamma delle migliorie offerte:

Sul fronte dell’ecocompatibilità:

  • impiego della pratica del mulching;
  • utilizzo di biocarburanti;
  • compostaggio in proprio dei residui vegetali;
  • utilizzo del pirodiserbo;
  • riutilizzo del fieno derivato dagli sfalci delle grandi aree periferiche, per alimentazione animale;

sul fronte agronomico e funzionale:

  • concimazione e rigenerazione prati;
  • verniciatura annuale panche e cestini;
  • sponsorizzazione aree verdi – aree cani – giochi bimbi;
  • sperimentazione nuove tappezzanti;

progetto gestionale attività complementari:

  • monitoraggio / controllo più frequente del parco;
  • animazione per bimbi e anziani;
  • noleggio biciclette (con fornitura casetta in legno) e gestione sedie;
  • visite guidate nel parco;
  • organizzazione attività motorie/sportive.

In tal modo si amplia il concetto di manutenzione, gli si dà più respiro, si punta a fare in modo che il parco sia non solo pulito, ma vissuto da chi lo frequenta.

Solo in tal modo si può veramente contribuire a far crescere una mentalità di rispetto per la cosa pubblica, di cui il nostro paese ha estremo bisogno.

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