Articolo del 24/09/2015 12:12:24 di Margheriti Elisabetta

La Carissa

Carissa macrocarpa ‘Prostrata’

Categoria: Giardinaggio

Tra le piante insolite che negli ultimi anni hanno fatto capolino sul nostro mercato, dapprima durante le manifestazioni per amatori, poi nei vivai e nei giardini, Carissa macrocarpa merita un posto d’onore.

È un arbusto originario delle boscaglie aride dell’Africa tropicale e subtropicale: sempreverde, molto ramificato, che raggiunge, ma lentamente, i 2-3 metri di altezza e diametro (nel tempo anche di più), a portamento perlopiù tondeggiante e pieno.

Il fogliame è folto, coriaceo, ovale e appuntito, di un verde lucente, ottimo sfondo ai fiori e ai frutti, che sul finir dell’estate compaiono assieme, con un risultato spettacolare. I fiori, di consistenza quasi cerosa, profumati come gardenie, hanno la forma di piccole stelle bianche e rivelano, nelle disposizione leggermente a elica dei 5 petali l’appartenenza alla famiglia delle Apocynaceae, la stessa di oleandri, pervinche e plumerie.

Larghi 5 centimetri, compaiono in profusione da aprile a ottobre, trasformandosi man mano nei frutti, cosicché sul finire della stagione sono presenti entrambi: simili a piccole susine rosso scuro, carnose e presenti sulla pianta anche in inverno, sono ricchi di vitamina C e dolcissime, amate dagli uccelli ma anche ottime per marmellate, tanto che nel mondo anglosassone sono note come “susine del Natal” e “winter plum“, “susine d’inverno”, ma bisognare fare attenzione ai semi, che sono invece velenosi.

Naturalmente compatta e ordinata, con la Carissa si formano belle ed efficaci siepi difensive, perché ha spine molto aggressive, biforcate e ben distinte dai rami: non richiede particolari potature, è robusta e frugale, tollera molto bene la siccità, come del resto si può intuire osservandone il fogliame: è quindi l’ideale per i giardini al mare o in altri luoghi lontani, che richiedono piante a bassa manutenzione e ridotte esigenze idriche.

Ne esiste anche una varietà a foglia variegata, che cresce meno in altezza, e una decisamente prostrata, da usare come coprisuolo nei climi aridi, caldi o miti. L’unico limite, è infatti rappresentato dalle basse temperature: temperature invernali a 0/-2 °C causano lievi danni alla vegetazioni, ma gelate più severe, lunghe o brevi, causano conseguenze gravi fino alla morte della pianta, che potrà quindi essere coltivatasenza problemi nel Centro – Sud e lungo i litorali; altrove, solo nelle situazioni più riparate (come le città della Pianura Padana) ma con opportune protezioni o ricoveri invernali, potrebbe andare bene anche dentro casa evitando la fonti di calore che tendono a seccare eccessivamente l’aria.

Scheda tecnica di Carissa macrocarpa

tipo di pianta: arbusto sempreverde spinoso, da fiore e da bacca

dove coltivarla: nei climi caldi o miti, asciutti

esposizione: sole pieno

terreno: qualsiasi, ma ben drenato.

necessità idriche: ridotte

potature: solo di contenimento e pulizia

come allevarla: come esemplari singoli, in macchie e in siepi

moltiplicazione: per talea

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