Articolo del 24/09/2015 15:03:02 di Dominione Valeria

Il progetto ‘Wildflowers’ prati fioriti negli ambiti urbani a Pavia

Uso ornamentale di specie selvatiche autoctone in ambito urbano

Categoria: Giardinaggio

A cura di Valeria Dominione e Graziano Rossi (Università di Pavia – Dipartimento di Ecologia del Territorio)

In Italia  risulta ancora poco diffuso l’uso ornamentale di specie selvatiche autoctone in ambito urbano e periurbano, secondo un approccio eco – compatibile ed eco – sostenibile alla progettazione e gestione del verde.

L’uso di tali specieecologicamente adattate alle condizioni ambientali del luogoevita problemi di inquinamento floristico, valorizzando ecotipi locali contro l’effetto globalizzante e di omologazione dei paesaggi, per la valorizzazione estetico – paesaggistica, il risparmio nei costi di manutenzione, prevenendo, inoltre, gli effetti negativi dei cambiamenti climatici in atto (resistenza alla siccità estiva).

Per incentivare tali pratiche, da tre anni è in corso una fattiva collaborazione tra il Comune di Pavia, il DET dell’Università di Pavia e il CFA/Regione Lombardia, con la sperimentazione di vari miscugli in zone residenziali di neo-formazione, alla periferia della città.

Nel corso del biennio 2007/2009, in Località Cascina Pelizza, si sono rese disponibili varie aree di diversa dimensione (10.00/35.000 mq), a contatto con le strade di grande scorrimento ed i campi coltivati, in cui sono stati previsti e in parte realizzati ‘prati fioriti selvatici’.

I miscugli selezionati comprendono un numero elevato di specie (40-50), in combinazione diversa a seconda delle tipologie di aree da impiantare; si ricordano fra le dicotiledoni: Achillea millefolium, Centaurea bracteata, Salvia pratensis, Trifolium pratense, T. repens, T. campestre, Malva sylvestris, Lotus corniculatus, Echium vulgare, Linaria vulgaris, Leucanthemum vulgare e le graminacee Arrhenatherum elatius, Brachypodium rupestre, Bromus erectus, Dactylis glomerata, Holcus lanatus, Lolium perenne, Poa pratensis, Poa trivialis, Festuca trachyphylla, F. filiformis.

Si tratta per lo più di specie ad ampia diffusione in centro-sud Europa, frugali e tipiche di prati spontanei aridi, presenti anche nella zona di Pavia. Nel 2010 si proseguirà nella sperimentazione, valutando i primi risultati del progetto, per ora in gran parte positivi.

L’uso di semi di origine locale, nella realizzazione di spazi verdi di proprietà ed uso pubblico, va nella direzione di un uso sostenibile delle risorse naturali, del rispetto della biodiversità floristica e quindi faunistica, della continuità paesaggistica campagna – città e della conservazione della natura in generale (Cfr. molteplici Convenzioni internazionali come: UN-CBD, 1992; Convenzione Europea del paesaggio (Firenze,2000, Consiglio d’Europa; Dir. Habitat 92/43 CEE, etc.).

Per accrescere la sensibilità e la conoscenza della natura, del territorio locale e delle problematiche conservazionistiche dei cittadini, nell’anno internazionale della biodiversità, la città di Pavia, grazie alla partnership con l’Università, si propone quale ‘capitale’ del Parco del Ticino e Centro agricolo padano di prima grandezza, in vista dell’Expo 2015.

Referente per il Comune di Pavia: F. Fracassi, Assessorato Urbanistica, Edilizia privata, Politiche energetiche, economiche, agricole e forestali. Protezione civile. Via Scopoli 1, 27100  Pavia.

E-mail: fabrizio.fracassi@comune.pv.it

Sito Web: www.comune.pv.it/prati_fioriti

Autori: V. Dominione & G. Rossi (Università di Pavia – Dipartimento di Ecologia del Territorio – LSB/CFA, Via S. Epifanio 14,  27100 Paviagraziano.rossi@unipv.it.

Sito Web: www.labecove.it

CFA – Centro per la Tutela della Flora Autoctona della Regione Lombardia, Consorzio Parco Monte Barro, Via Bertarelli 11, 23851 Galbiate (Lecco). Tel. 0341242828- Fax 0341 240216.

e-mail: centroflora@parcobarro.it

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