Articolo del 12/10/2015 16:04:04 di Strazzabosco Luigi

Cydalima perspectalis: la piralide del bosso

Categoria: Giardinaggio

Cydalima perspectalis (sin. Diaphania perspectalis, Glyphodes perspectalis) è un lepidottero che, passando per la Svizzera (il suo primo ritrovamento è datato 2008 nella Regione di Basilea), sta espandendo il suo areale di diffusione allargandosi progressivamente in tutto il Nord Lombardia, dalle zone di confine sino alla pianura; arrivato nel 2010 nel Veneto, è in continua espansione.

Le sue larve si sviluppano esclusivamente sulle piante di bosso (Buxus spp.) nutrendosi di foglie, germogli e rami, causando gravi danni estetici e fisiologici in vivai e sulle siepi dei giardini all’italiana, agisce sia sul bosso in vaso sia su quello allevato in terra. Le specie particolarmente sensibili all’infestazione risultano B. sempervirens, B. sinica, B. microphylla e B. microphylla var. insularis.

Nell’Unione Europea questo lepidottero non risulta essere regolamentato da una normativa specifica. L’insetto era stato inizialmente inserito nella lista d’allerta della Organizzazione europea e mediterranea per la Protezione delle Piante (EPPO) nel 2007, da cui è stato poi cancellato nel 2011 perché, decorsi più di tre anni dalla sua iscrizione, nessuna particolare azione di carattere internazionale era stata sollecitata da parte dei Paesi membri (EPPO, 2012b).

L’attività trofica delle larve si riconosce immediatamente dalla loro voracità che in poco tempo può spogliare completamente l’arbusto; le larve, tuttavia, non si nutrono solamente delle foglie e dei germogli: mangiano anche la corteccia ancora verde dei nuovi rami.

Le uova sono deposte a gruppi, parzialmente sormontate l’una all’altra, al di sotto della pagina fogliare. Inizialmente di colore giallo pallido, imbruniscono con la maturazione lasciando intravedere al loro interno la capsula cefalica in via di formazione e dal colore nerastro.

La biologia di C. perspectalis in Europa non è ancora ben conosciuta. In Italia l’insetto compie tre – quattro generazioni all’anno e sverna come larva in un bozzolo tessuto in autunno tra le foglie. L’anno successivo, con l’arrivo delle temperature miti primaverili, la larva completa il suo sviluppo, s’impupa e sfarfalla per dare il via alla prima generazione; le larve sono attive in primavera quando cominciano a nutrirsi del fogliame: possiedono colore verde giallastro con bande nere e striature bianche distribuite lungo tutto il corpo; la testa è invece di colore nero.

A maturità raggiungono una lunghezza di 4-5 cm. Durante l’inverno, tra la vegetazione, si possono osservare le larve ibernanti. Dopo quattro settimane i bruchi tessono il loro bozzolo formando le crisalidi che misurano circa 2 cm e sono inizialmente di colore verde con strisce nere lungo la parte dorsale per divenire con la maturazione di colore marrone scuro. Si trovano ben nascoste all’interno della vegetazione, avvolte da un bozzolo sericeo biancastro.

L’adulto è una farfalla con apertura alare di 4 cm e ali di colore bianco con bande marroni scure sui bordi. Le uova sono deposte a gruppi dagli adulti, parzialmente sormontate l’una sull’altra.

All’inizio dell’infestazione l’attacco della piralide può essere confuso con il Cylindrocladium buxicola Henricot, un fungo fitopatogeno recentemente comparso in Italia che attacca diverse specie di  Buxus sp.

Lotta

Raccogliere e distruggere le larve manualmente subito dopo la schiusura delle uova, smaltendole poi in sacchi ben chiusi e trattandoli come rifiuti speciali, in ottemperanza alle legislazione vigenti in materia di gestione di rifiuti in caso di lievi infestazioni.

Sono efficaci trattamenti con il batterio Bacillus thuringiensis che provoca la paralisi del tratto digerente delle larve della Piralide: le larve cessano di nutrirsi e muoiono. Il Bacillus thuringiensis non è fitotossico e non pregiudica la vita dei predatori e dei parassiti naturali degli insetti dannosi. Il trattamento deve essere  ripetuto due volte l’anno, in presenza delle larve.

Il controllo degli stadi giovanili dell’insetto è effettuato con prodotti insetticidi specifici attivi contro le larve dei lepidotteri; tra i principali principi attivi ad azione abbattente, si ricordano CipermetrinaDeltametrinaClopirifos-metile.  Anche l’uso di regolatori di crescita registrati per l’utilizzo su piante ornamentali, porta ad ottenere buoni risultati relativamente al controllo delle forme giovanili.

Personalmente ho ottenuto ottimi risultati con il Thiacloprid , sfruttando l’elevata azione acrotona facendo distribuzione nel terreno e anche con irrorazione sulla chioma.

 

Bibliografia

CESPEVI, 2012 – Centro Sperimentale per il Vivaismo (Ce.Spe.Vi.): www.cespevi.it.

EPPO, 2012a – PQR-EPPO database on quarantine pests: http://www.eppo.int/DATABASES/pqr/pqr.htm.

EPPO, 2012b – http://www.eppo.int/QUARANTINE/Alert_List/deletions.htm.

FEI, 2012 – Forum Entomologi Italiani: www.entomologiitaliani.net/forum.

Korycinska A. & Eyre D., 2009 – Box tree caterpillar (Diaphania perspectalis). Plant pest factsheet – The Food and

Environment Research Agency (Fera), York: 4 pp.

Leuthardt F.L.G., Billen W. & Baur B., 2010 – Ausbreitung des Buchsbaumzünslers Diaphania perspectalis (Lepidoptera,

Pyralidae) in der Region Basel – eine für die Schweiz neue Schädlingsart. Entomo Helvetica, 3: 51-57.

Tantardini A., Cavagna B. & Maspero M., 2012 – Piralide del bosso. Acer, Milano, 4: 56-57.

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