Articolo del 12/10/2015 16:04:00 di . . .

Con l’acqua si controlla il ragnetto rosso delle serre

Categoria: Giardinaggio

La difesa biologica dal ragnetto rosso (Tetranychus urticae Koch) nelle colture orticole in serra è stata oggetto di una ricerca svolta dal Centro Sperimentale del Veneto. Obiettivo della ricerca era di verificare gli effetti di nebulizzazioni sopra chioma sull’andamento delle popolazioni sia di Tetranychus urticae che del suo predatore Phytoseiulus persimilils e di verificare anche se le nebulizzazioni potevano influire sulla produttività delle colture, sull’incidenza di malattie fungine e batteriche e sul controllo biologico di altri fitofagi come ad esempio Aphis gossypiiTrialeurodes vaporariorum. Le prove sono state condotte in serre-tunnel su melanzana, cetriolo e fragola con installato un impianto di nebulizzazione di tipo ‘fogger’. L’impianto è stato programmato per funzionare, per tutto il periodo di coltivazione, al superamento della soglia di umidità relativa inferiore al 65%. Laddove i predatori naturali non fossero risultati presenti si è provveduto a infestare le serre artificialmente e in modo uniforme con l’immissione dei nemici naturali: contro il ragnetto rosso è stato immesso Phytoseiulus persimilisAphidius colemani eLysiphlebus testaceipes contro Aphis gossypiiEncarsia formosa contro Trialeurodes vaporaroirium.I risultati ottenuti nei 4 anni di sperimentazione indicano che le ripetute nebulizzazioni sopra chioma eseguite durante il periodo estivo esercitano un’energica azione di contenimento sullo sviluppo delle popolazioni di ragnetto rosso, in certi casi anche in assenza del suo predatore P. persimilis . Inoltre le nebulizzazioni non hanno influito negativamente sul controllo biologico di altri fitofagi come l’afide delle cucurbitacee (A. gossypii) e la mosca bianca delle serre (T. vaporaroirium). La produttività delle colture è risultata paragonabile alla produttività di quelle in serra senza fogger ed in certi casi superiore, mentre l’incidenza delle malattie fungine non ha differito se non per un evidente azione di contenimento dell’oidio da parte delle ripetute nebulizzazioni, soprattutto su cetriolo.

Fonte: Centro Sperimentale Regionale Ortofloricolo – Regione Veneto

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