Articolo del 08/10/2015 16:04:43 di . . .

L’agricoltura cambia faccia alla tua vita!

Categoria: Agricoltura

A cura della Direzione Generale Agricoltura della Regione Lombardia

Oggi parlare di zone rurali nell’ambito dell’Unione Europea significa raccontare una porzione di territorio pari al 91% dell’intera UE. Un’area nella quale vive oltre il 56% della popolazione europea. E’ evidente dunque non solo il ruolo fondamentale della Politica Agricola Comune (PAC), ma soprattutto quello del sostegno alle zone rurali: il 20% del bilancio della PAC, infatti, viene speso per aiutare gli agricoltori a modernizzare le loro aziende e diventare più competitivi, proteggendo nel contempo l’ambiente e le comunità rurali.

In teoria, i singoli Stati membri dell’UE potrebbero definire e attuare politiche di sviluppo rurale del tutto autonome. Nella pratica, tuttavia, questo approccio non funzionerebbe poiché non tutti i paesi dell’UE potrebbero autonomamente sostenere la politica agricola di cui hanno bisogno. Inoltre, molte delle questioni affrontate dalla politica di sviluppo rurale non rispettano le frontiere nazionali o regionali ma valgono per l’Europa intera o addirittura per tutto il mondo. Per questo l’UE ha messo a punto una politica comune di sviluppo rurale, che lascia tuttavia un ampio margine di manovra agli Stati membri e alle regioni.

L’agricoltura lombarda… conta!

Lo scenario agricolo lombardo è straordinariamente vario e conta numeri davvero stupefacenti.

Basti pensare, ad esempio, che la Lombardia vanta 26 prodotti Dop e Igp (su 200 italiani) e 243 prodotti agroalimentari tradizionali. Ma anche 42 vini a Denominazione d’origine (l’83% del territorio dedicato alla vite è destinato a produzioni di qualità) e 1.360 agriturismo di cui quasi il 50% pratica la vendita diretta dei propri prodotti, oltre a 185 fattorie didattiche certificate.

Il valore della produzione agricola regionale (pari al 14,5% del totale nazionale) è di 7,2 miliardi di Euro. Da non trascurare il valore delle esportazioni agroalimentari lombarde, che è quantificato in 4,8 miliardi di Euro (il 16% del totale nazionale).

Il 42% della produzione nazionale di latte è lombarda; così come il 42% della produzione di riso e il 39% della produzione di carne suina.

La superficie forestale complessiva in Lombardia è pari a 620.000 ettari, tra proprietà pubbliche e private. Le sole proprietà forestali di Regione Lombardia, suddivise in 20 foreste regionali, assommano a 23.000 ettari. 811 sono gli alpeggi che producono latte, formaggi e carne totalmente realizzati con le risorse naturali reperibili in loco.

La Lombardia vanta anche la presenza di 40.000 chilometri complessivi di canali a uso irriguo e di bonifica.

Un’ultima nota esaltante viene dalla constatazione che nelle risaie lombarde è presente la più grande colonia di aironi d’Europa.

Tale successo deve molto all’imprenditoria coraggiosa, alla tradizione rurale che abita in queste terre da secoli e al sostegno derivante dal Programma di Sviluppo Rurale, strumento che traduce in azioni concrete le scelte politiche fatte dall’Unione Europea per governare lo sviluppo del sistema agroalimentare degli Stati membri dell’UE. Sono circa 58.000 gli addetti al lavori in ambito agricolo in Lombardia. In altre parole, il 2% della popolazione attiva lombarda si prende cura dell’80% del territorio regionale conducendo 1.230.000 ettari di superficie agricola (51% rispetto alla superficie territoriale della Lombardia).Carlo Silva (c) risaie

 

Il network degli eventi dell’agricoltura lombarda

È nato nel 2012 il network dell’agricoltura lombarda, prima esperienza italiana di razionalizzazione e concertazione degli eventi di carattere agricolo e zootecnico in programma tra settembre e novembre sul territorio lombardo. Tra rassegne enogastronomiche, mostre mercato di prodotti tipici e fiere tradizionali, sono stati oltre 120 gli eventi messi a sistema per la prima volta dalla Direzione Generale Agricoltura di Regione Lombardia: un esperimento inedito, diretta emanazione della campagna di comunicazione L’agricoltura cambia faccia alla tua vita dedicata ai temi del Programma di Sviluppo Rurale, che ha richiamato complessivamente più di un milione di visitatori.

Dopo il lancio della guida eventi cartacea, il network dell’agricoltura lombarda ha oltrepassato le nuove frontiere della comunicazione digitale, sfruttando tutte le opportunità offerte dalla rete: Twitter, Web Radio e realtà aumentata. Su Twitter è stato attivato il canale dedicato al progetto L’agricoltura cambia faccia alla tua vita -  @facciagiovane -, social network di riferimento per la veicolazione di eventi e notizie in tempo reale. Attraverso la Web Radio, invece, vengono forniti approfondimenti e informazioni sulla campagna e sul PSR, proposti in assoluto equilibrio con la scelta musicale. Altro strumento inedito è quello rappresentato dalla realtà aumentata attraverso Aurasma e Layar, due applicazioni innovative per iPhone e Android che permettono di trasformare lo smartphone o il tablet in una finestra sul virtuale: inquadrando l’immagine della campagna e attivando l’apposita app, il cittadino vedrà comparire sul proprio dispositivo mobile il relativo spot video.

L’esperienza del network non finisce qui, anzi: cresce e si evolve, abbracciando ora tutte le iniziative dedicate ai temi dell’agricoltura e alla valorizzazione dei suoi prodotti organizzate sul territorio regionale; appuntamenti che, per motivi temporali, non fanno parte del network ma che contribuiscono comunque ad accrescere la percezione dei cittadini nei confronti dell’agricoltura e delle sue potenzialità. Un’agenda di eventifuori stagione, consultabile sul sito www.lafacciagiovanedellagricolturalombarda.it, destinata a crescere giorno dopo giorno, per continuare a seguire le tante espressioni del settore primario a diretto contatto con il territorio e con i suoi interpreti.

Com’è strutturata la politica di sviluppo rurale europea?

Il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) è lo strumento che traduce in azioni concrete le scelte politiche fatte dall’Unione Europea nell’ambito dello sviluppo del sistema agroalimentare degli Stati membri.

La politica di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013 si basa su tre temi:

•        il miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale;

•        la valorizzazione dell’ambiente e dello spazio rurale;

•        il miglioramento della qualità della vita nelle zone rurali e la diversificazione dell’economia rurale.

Esiste poi un quarto tema, l’asse Leader, che mira ad attuare strategie locali di sviluppo rurale attraverso collaborazioni locali pubblico-privato.

Questa politica è finanziata in parte dal bilancio centrale dell’UE e in parte dai bilanci nazionali o regionali degli Stati membri.

Com’è strutturato il Programma di Sviluppo Rurale in Lombardia?

Il Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Lombardia è lo strumento che mette a disposizione delle imprese agricole e di trasformazione una serie di misure a sostegno degli investimenti e di azioni agro-ambientali finalizzate a orientare lo sviluppo rurale della regione secondo le finalità politiche comunitarie.

La somma a disposizione del PSR 2007-2013 per la Lombardia è di 1.026 milioni di euro, di cui 471 milioni messi a disposizione dal bilancio comunitario e 555 milioni di cofinanziamento Stato-Regione.

 La Direzione Generale Agricoltura

La Direzione Generale Agricoltura della Regione Lombardia è impegnata a:

  • programmare e gestire l’agricoltura;
  • proteggere l’ambiente;
  • favorire una sana e corretta alimentazione.

Grazie all’impegno delle 180 persone che vi lavorano, la Direzione Agricoltura:

  • eroga contributi e fornisce assistenza tecnica alle aziende agricole, al fine di promuovere lo sviluppo dell’agricoltura lombarda;
  • svolge attività di ricerca, sviluppo e innovazione per il comparto agricolo e agroalimentare, anche in collaborazione con istituti universitari, associazioni e altri enti del mondo agricolo per adeguare le tecniche agricole alle nuove esigenze di mercato e per razionalizzare l’uso del territorio;
  • tutela le risorse ambientali (foreste e acqua per l’irrigazione) impegnandosi anche nelle attività di prevenzione delle valanghe e delle frane;
  • favorisce l’utilizzo di fonti energetiche biocompatibili;
  • coordina e controlla l’attività venatoria e la pesca, tutelando alcune specie animali;
  • realizza campagne di informazione e sensibilizzazione per una sana e corretta alimentazione e di valorizzazione dei prodotti agricoli e agroalimentari tipici lombardi.

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