Articolo del 29/09/2015 20:08:23 di Vanzo Alberto

La formazione, elemento irrinunciabile per i tecnici e gli operatori del verde

“nessuno è nato imparato”

Categoria: Giardinaggio

Tutti i mestieri di questo mondo vanno appresi. Come si suol dire nel linguaggio comune, prendendo amichevolmente in giro la nostra grammatica, “nessuno è nato imparato”. Mi viene subito in mente una prima considerazione: uno dei cardini fondamentali della formazione, a qualsiasi livello, è la precisione nonché la correttezza del linguaggio utilizzato, tecnico quando serve, ma sempre di facile comprensione.

È sempre più sentito il valore di una formazione fatta bene, con scrupolo, mirata allo specifico settore, che fornisca una serie di conoscenze ed esperienze che consentano un’effettiva crescita professionale.

Ciò premesso, alcune considerazioni specifiche per il comparto del verde ornamentale.

Il verde è caratterizzato da una peculiarità di cui si deve sempre tener conto: è materiale vivente, quindi soggetto a leggi  biologiche, che comportano la salvaguardia di tutta una serie di equilibri, pena il degrado del verde stesso (e l’azzeramento di fatto di tutto il lavoro che c’è a monte per progettarlo e realizzarlo).

A differenza di altre professioni, capita spesso che il cittadino che passa su una banchina alberata, giusto per fare un esempio, dia un sacco di consigli (ogni tanto anche qualche scortesia) ai giardinieri che sono intenti alle potature, accampando pregresse esperienze di nonni e zii contadini che facevano così e non cosà, e per quanto riguarda le potature la lamentela che più frequentemente i cittadini muovono agli addetti ai lavori è: “potate troppo poco, dovete andare giù più pesante” (detta “capitozzatura” in termine tecnico).

Questo è solo un esempio di quanta ignoranza e pressapochismo ci sia ancora in materia di gestione del verde, purtroppo.

Nel comparto pubblico poi, la parte dirigenziale e politica devono decidersi a fare un salto di qualità, investendo  sul verde e sulla formazione per gli addetti del settore, pur considerate le magre risorse degli Enti Pubblici.  Da ciò emerge naturale la considerazione che i tecnici del verde e gli operatori che di fatto si muovono sul campo devono essere qualificati e preparati professionalmente, perché solo una seria crescita  professionale degli addetti ai lavori può aiutare tutti a capire che esistono anche i periti agrari, gli agrotecnici, gli agronomi, i forestali, gli architetti paesaggisti e i giardinieri.

Vorrei soffermarmi su quest’ultima figura professionale: il giardiniere, spesso  non viene valutato come m meriterebbe, frequentemente è considerato come colui che “non ha avuto voglia di studiare e quindi è andato a tagliare l’erba  e a potare le piante, tanto cosa ci vuole”? Ma guarda caso esistono le scuole per giardinieri, i master in progettazione e manutenzione del verde per tecnici diplomati e laureati, tutte figure professionali che imparano il mestiere in aula e sul campo, accompagnate nel loro percorso da tecnici e professionisti qualificati e dotati di esperienza.

Vasta è la gamma del pacchetto formativo per chi vuole saperne di più in materia di verde ornamentale e verde pubblico: argomenti fondamentali per tutti sono sicuramente: Botanica, Agronomia, Fitopatologia, Meccanica agraria, Tecniche manutentive di tappeti erbosi, la potatura di arbusti e alberi, Sicurezza e igiene sul lavoro, Disegno manuale e su supporti informatici,  Impianti di irrigazione, Impianti di illuminazione, Arredi…
La vecchia figura del giardiniere, che ha imparato praticamente tutto sul campo, quindi dotato di lunga esperienza, trova continuità nella nuova figura di giardiniere, che  acquisisce in aula tutta una serie di conoscenze fondamentali che sviluppa successivamente sul campo nelle esercitazioni pratiche e  nei periodi di stage o tirocinio presso Aziende o Enti che si occupano di verde.

Tenuto conto che i tecnici del verde e i giardinieri non hanno mai  finito di imparare,  è più che mai azzeccato parlare anche per questo comparto di Formazione permanente, il che vuol dire aggiornarsi di continuo, partecipare a corsi di aggiornamento e approfondimento sulle varie tematiche, visitare vivai specializzati e mostre del settore qualificate, farsi vedere ai convegni tecnici
Anche lo scambio di esperienze fra colleghi o professionisti che operano per Enti diversi e che si ritrovano compagni di banco nello stesso corso di approfondimento è motivo di arricchimento umano e professionale.

E poi importante nei vari momenti formativi, non perdere mai di vista l’aspetto della comunicazione  e delle relazioni, perché i rapporti tra le persone costituiscono sempre il cardine di ogni attività umana e professionale.

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