Articolo del 09/10/2015 22:10:02 di . . .

La ‘Bandiera Verde’ della Cia premia la multifunzionalità agricola

Categoria: Agricoltura

La multifunzionalità prima di tutto.
Il segreto del successo delle imprese agricole più competitive è la valorizzazione delle attività connesse, associate a quelle classiche, che in 7 casi su 10 sono interpretate in chiave innovativa, ma nel solco delle tradizioni, delle tipicità locali e dell’ecosostenibilità.

C’è chi punta sul ‘ciclo chiuso’, creando un circuito virtuoso che va dalla coltivazione fino al confezionamento di farro e legumi direttamente in azienda, chi produce vino biologico esclusivamente da vitigni autoctoni misurando nel frattempo l’impronta carbonica della filiera per ridurre le emissioni di CO2 e usando solo barrique quadrate allo scopo di riciclare il legno esausto per ulteriori usi (come il parquet), chi associa alla produzione di miele, propoli e pappa reale, attraverso innovazioni tecnologiche in campagna, quella di veleno d’api, prodotti cosmetici e cera, chi sceglie di coltivarsi da sé il foraggio per il proprio allevamento, 100% Ogm free, rendersi autonomo energicamente con impianti di biogas e pannelli solari e allo stesso tempo mantenere un contatto diretto con i consumatori, usando un pulmino per la vendita diretta e itinerante.

Sono questi alcuni esempi delle realtà vincitrici di Bandiera Verde Agricoltura (giunta alla sua XII edizione), il premio promosso dalla Cia (Confederazione Italiana Agricoltori), consegnato a 32 campioni della nuova agricoltura italiana.

Tra i premiati c’è anche chi ha scommesso sulla sperimentazione dello zafferano in Friuli, dove era sconosciuto, e oggi ha un prodotto di eccellente qualità realizzato senza l’uso di fertilizzanti e con tanto di marchio depositato, chi ha scelto l’apicoltura nomade per produrre più mieli con caratteristiche di gusto, colore e profumo differenti (e per questo in primavera e in estate sposta le arnie in territori diversi per disporre di una particolare fioritura); c’è un gruppo di ‘donne in campo’ che hanno inventato l’agricatering, una nuova tipologia di ristorazione privata che prevede l’utilizzo esclusivo di prodotti locali e di stagione coltivati nelle aziende agricole e cucinati dalle agricoltrici, direttamente dalla terra alla tavola, e c’è chi ha creato una fattoria didattica particolarmente attenta alla corretta alimentazione per prevenire il sovrappeso e l’obesità in età scolare, e per questo organizza iniziative e corsi legati alla salubrità delle produzioni e al recupero delle tradizioni enogastronomiche da trasmettere alle nuove generazioni.

Sebbene nel Paese continui una crisi persistente, nell’agricoltura e nel territorio rurale ci sono nuove idee ed energie per superare l’impasse e creare ulteriori occasioni di reddito e sviluppo: infatti nelle aziende diversificate il contributo della multifunzionalità sulle entrate complessive arriva al 25%, superando il 30% nel caso delle imprese agricole under 40, grazie anche a una maggiore attitudine al rischio e alla propensione a fare innovazioni di processo e di prodotto, oltre a una più elevata sensibilità per le tematiche sociali e ambientali.

Proprio i giovani non si fermano agli agriturismi, ma creano vere e proprie fattorie didattiche, non si accontentano di produrre coltivazioni certificate, ma le vendono quasi sempre in azienda (la vendita diretta, infatti, è appannaggio del 22,6 per cento degli under 40 contro il 15 per cento degli over), scelgono un approccio eco-sostenibile nelle loro attività (i servizi per l’ambiente e la produzione di energia alternativa sono una prerogativa aziendale per il 7,2 per cento degli under 40 contro il 4 per cento dei colleghi più anziani).

Dai premiati con Bandiera Verde per il 2014 emergono anche tanti Comuni virtuosi che si impegnano ogni giorno per la conservazione dei paesaggi agrari e la valorizzazione delle produzioni tipiche locali, per la sostenibilità ambientale e la lotta al consumo di suolo agricolo, per il miglioramento delle condizioni di vita degli operatori del settore primario.
Soprattutto, tra i premi speciali che ogni anno la Cia assegna a personalità della cultura e della scienza, quest’anno c’è quello al regista Giulio Manfredonia, che con il suo film ‘La nostra terra’ offre uno spaccato realistico su un argomento di grande rilevanza, la legalità, raccontando la storia di una cooperativa nata sui terreni confiscati alla mafia.

Infine un altro premio speciale Bandiera Verde va al professor Antonio Moschetta per i suoi studi legati a nutrizione e salute oncologica, in cui evidenzia lo stretto legame tra corretta alimentazione, qualità degli alimenti e prevenzione delle malattie.

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