Articolo del 10/10/2015 23:11:19 di . . .

Insetticidi ammessi in agricoltura biologica

Categoria: Agricoltura

È un derivato del petrolio; distillazione e raffinazione ne diminuiscono le componenti tossiche per le piante pur mantenendo l’attività insetticida.

Effetti: forma sul fitofago una pellicola impermeabile che impedisce gli scambi gassosi causandone così l’asfissia.

Usi: in frutticoltura, per lo più contro cocciniglie e acari.

Polisolfuri

Sono composti in cui lo zolfo compare allo stato ridotto.

Effetti: oltre alla causticità, si ha un’azione asfissiante; nella lotta contro le cocciniglie, ne intacca lo scudetto impedendo la fuoriuscita delle neanidi.

Usi: contro tutte le specie di cocciniglie.

Bacillus thuringensis

È un batterio gram – positivo ed è caratterizzato da un cristallo parasporale di natura proteica, contenente una tossina ( la delta – endotossina ) che è attiva contro molti insetti. L’organismo è in grado di produrre spore così da superare anche lunghi periodi avversi.

Effetti: agisce sulle larve degli insetti sensibili, per ingestione, come un vero e proprio veleno. Quando il cristallo proteico viene dissolto dagli enzimi proteolitici e la endotossina viene attivata, si hanno  alterazione e successiva rottura di villi intestinali e cellule epiteliali con conseguente travaso del contenuto intestinale nell’emolinfa e morte.

Usi: contro larve di lepidotteri, zanzare e dorifora; il trattamento deve essere fatto nei primi stadi.

Artropodi ausiliari

Insetti ed acari vengono usati fondamentalmente sia come pronubi (generalmente api e bombi per l’impollinazione di colture orticole frutticole in pieno campo ed in serra) che come antagonisti di altri insetti fitofagi.

Distinguiamo, secondo il  meccanismo d’azione, in predatori, che si cibano direttamente delle loro  vittime e parassitoidi che depongono uova nel corpo o accanto ad altri insetti che verranno aggrediti dalla larva che schiuderà dall’uovo stesso.

Si usano prevalentemente in serra anche se si stanno affermando applicazioni in campo anche nel settore ornamentale.

Baculovirus

Molto virulenti, causano malattie agli insetti e resistono agevolmente nei confronti degli agenti ambientali.

Effetti: le forme di resistenza infettano l’insetto che accidentalmente le ingerisce, una volta a contatto con i succhi gastrici si dissolvono liberando così le particelle virali che iniziano così a riprodursi. Gli insetti colpiti,  inizialmente diminuiscono l’attività trofica e motoria successivamente smettono di nutrirsi e muoiono.

Usi: su acari, lepidotteri ecc.. , tuttavia i preparati hanno dimostrato una notevole instabilità, una vota immessi nell’ambiente, inoltre, i tempi d’azione sono lunghi.

Attualmente trovano prevalente uso contro Carpocapsa pomonella nel melo e nel pero.

Confusione sessuale

Consiste nel distribuire, nel campo da proteggere, un elevato numero di diffusori contenenti ferormone sintetico identico a quello emesso dalla femmina della specie che si vuole combattere.  La saturazione dell’ambiente comporta il disorientamento e la confusione nei maschi e conseguente impossibilità di accoppiarsi; in tal modo si elimina o si riduce fortemente la possibilità di riproduzione del fitofago.

Attualmente il sistema è diffuso prevalentemente in agricoltura biologica contro Carpocapsa, Cydia del pesco, tignole della vite.

Nematodi

Vi sono numerosi Nematodi parassiti di insetti;  generalmente appartengono al genere Steinernema ed Heterorhabditis che vivono a spese di coleotteri, ditteri, lepidotteri.

Molto interessante appare la possibilità di controllare la popolazione di Oziorrinco su ornamentali

I Nematodi possono muoversi in direzione della preda quindi, possono essere più efficiente contro tali insetti terricoli rispetto ad altri insetticidi.

Hanno necessità di acqua per sopravvivere e svolgere la propria azione predatoria.

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