Articolo del 10/10/2015 23:11:08 di . . .

Come difendere il verde urbano “sotto attacco”

Categoria: Agricoltura

Un interessante articolo a cura del prof. Santi Longo dell’Università di Catania evidenzia come agenti patogeni vegetali e parassiti animali possono fortemente avversare il benessere e la stessa sopravvivenza delle piante e alberature nelle aree urbane, proprio in quegli ambienti dove, per le loro valenze filtranti e ossigenanti, ma anche ornamentali, paesaggistiche e ricreative, la presenta di tali essenze risulterebbe più necessaria.

In particolare vengono segnalate varie specie di insetti fitofagi, dotati di notevoli capacità di adattamento, che infestano il verde urbano causando deperimento e in alcuni casi morte delle piante, tra cui ad esempio cocciniglie e afidi. Sempre più frequenti, anche grazie alle mutate condizioni climatiche, sono le infestazioni di insetti esotici accidentalmente introdotti, tra cui i coleotteri asiatici delle latifoglie e il punteruolo rosso delle palme, che nonostante una lotta condotta su scala nazionale ha già causato la morte di decine di migliaia di palme. E numerose altre specie di insetti e acari di recente, o possibile, introduzione potrebbero creare seri problemi fitosanitari: nei centri urbani meridionali sono segnalate circa 150 specie di fitofagi esotici!

L’articolo passa poi ad analizzare le modalità attuate e attuabili di protezione del verde, con riferimenti al corretto impiego dei prodotti fitosanitari e alla corretta scelta delle essenze da mettere a dimora, che deve fondarsi su criteri tecnico-scientifici privilegiando i caratteri di resistenza e di adattamento alle condizioni delle aree urbane. Un cenno di approvazione, per la valorizzazione estetico-paesaggistica e la riqualificazione ambientale, va al recente utilizzo dei cosiddetti wildflowers “fiori di campo”, selezionati da specie erbacee, spontanee o naturalizzate, con elevato potenziale ornamentale e di biodiversità.

Conclude il prof. Santi Longo: “La gestione e la difesa del verde nelle aree urbane in relazione alle competenze richieste deve necessariamente coinvolgere figure specialistiche che vanno dal progettista del paesaggio, all’agronomo, al fitopatologo e all’entomologo in grado di progettare il verde e di gestire le avversità delle piante ornamentali.”

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