10 Novembre 2016

Biopiscine: immergiti nella natura

La piscina al cloro è superata, i bagni migliori si fanno nelle biopiscine. Cosa sono le biopiscine? Sono laghetti naturali che si basano principalmente su un sistema di fitodepurazione delle acque offerto dalle piante acquatiche. Niente disinfettanti, niente blu artificiale, una piscina naturale è di fatto un ecosistema vivo, popolato da microflora e microfauna utile, all’interno del quale ogni elemento, anche le pietre, concorre al raggiungimento della funzionalità ideale e al mantenimento dell’equilibrio biologico complessivo.

I vantaggi della biopiscina sono molteplici, ad esempio il dispendio di acqua è minimo (non si svuota la vasca a fine stagione), può essere costruita in aree sottoposte a vincolo ambientale, non inquina l’ambiente e non irrita la pelle. E poi è bella anche in inverno. Immergersi in acque limpide ma non sterili, seminascosti da una leggera vegetazione di Typha e Scirpus, magari salutati da piccoli animali come rane e tritoni, è come immergersi nella natura stessa, un’esperienza eccezionale che non ha nulla a che vedere con il classico tuffo in piscina. L’effetto della biopiscina (o del biolago, se molto grande) è naturale al 100%, anche rispetto all’ambiente circostante, ma le tecniche per realizzarla possono essere ad alta tecnologia, con sistemi di filtraggio e pompe computerizzate, e sono di esclusiva competenza di operai e tecnici specializzati. L’impermeabilizzazione del fondo avviene con teli in pvc e per ottenere una filtrazione naturale lo specchio d’acqua viene suddiviso in due aree: una zona balneabile e una zona di rigenerazione in cui si impiantano le essenze acquatiche palustri, sommerse o galleggianti. L’opera di filtrazione principale viene effettuata dai microrganismi che si formano nelle ghiaie della zona di rigenerazione, mentre le piante sommerse mantengono ossigenata l'acqua e contengono lo sviluppo delle alghe assorbendo fosforo e azoto. Le piante svolgono anche la funzione ornamentale primaria, che può essere accentuata disegnando la piscina con linee morbide e sinuose, più simili a quelle di un laghetto naturale.

Già diffuse da anni nei paesi del nord Europa, anche da noi in futuro le biopiscine saranno sempre più richieste dai committenti privati, complice la crescente tendenza a riscoprire un legame più forte e diretto con la natura. Ma innumerevoli potrebbero essere le applicazioni del filtraggio naturale anche in campo pubblico, basti pensare alla necessità di riqualificare i corsi d’acqua inquinati con progetti sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico. È quasi superfluo dire che sarebbe meraviglioso bonificare fiumi e canali e poterci fare il bagno, proprio come si faceva una volta. Servono a monte tecnici e progettisti preparati che favoriscano l’innescarsi di un processo di cambiamento virtuoso. Il tema insomma è a dir poco articolato e affascinante e la Scuola Agraria ha deciso di approfondirlo e divulgarlo con un corso professionale specifico di cinque giorni - dedicato ad architetti e progettisti – che comprende una trasferta didattica in Tirolo, dove la cultura delle biopiscine è particolarmente radicata.

La Scuola propone il corso "Biopiscine - biolaghi: progettazione e realizzazione" di cinque giornate con successiva visita didattica, rivolto a professionisti, giardinieri e progettisti interessati a una formazione specializzata per la progettazione e la realizzazione di biopiscine, sia in ambito privato che pubblico.  

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